Statuto
STATUTO
della Tavola della Pace e della Cooperazione
PREMESSA
La TAVOLA DELLA PACE E DELLA COOPERAZIONE è costituita dalla rete della società civile e dai Comuni situati nel fascia nord della provincia di Pisa, che comprende l’area della Valdera.
Essa nasce come naturale sviluppo e rafforzamento della Tavola della Pace e della Cooperazione di Pontedera, che ha svolto dal 2000 al 2005 un’intensa attività finalizzata alla promozione della cultura dei diritti umani, della giustizia e della pace, nell’ambito delle scuole e fra la popolazione del territorio. La Tavola della Pace e della Cooperazione eredita l’esperienza e conserva la documentazione completa dell’attività svolta dalla Tavola della Pace e della Cooperazione di Pontedera. La nascita del nuovo soggetto è promossa dai componenti della società civile della precedente aggregazione e dai Comuni della Valdera che, previa conferma, saranno elencati fra i soci fondatori della Tavola della Pace e della Cooperazione identificata dal presente statuto.
ART.1 - DENOMINAZIONE
E' istituita, su iniziativa della rete della società civile (associazioni, organizzazioni, scuole, comunità religiose e singoli cittadini del territorio) e dei comuni, come richiamati in premessa, una Associazione denominata Tavola della Pace e della Cooperazione (che nel prosieguo di questo testo sarà chiamata, per brevità, Tavola).
ART.2 - SEDE
La Tavola ha sede legale presso l’Ufficio Comune della Valdera, Via R. Piaggio, 32. La sede operativa, al momento della costituzione e salvo diversa futura decisione, è situata in Pontedera, via Dante, n. 40. Gli Organi della Tavola, per le proprie riunioni, possono scegliere di volta in volta una sede diversa nell’ambito dei Comuni aderenti.
ART.3 – NATURA E FINALITA’
La Tavola è un'associazione apartitica e aconfessionale, non ha fini di lucro e non intende avere per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali.
Le sue finalità ed i suoi obiettivi consistono nel promuovere e sostenere attività e progetti che perseguano l'affermazione ed il radicamento sul territorio della Cultura della Pace attraverso un processo di educazione permanente che permetta a tutta la comunità locale di prendere coscienza e fare propri valori fondamentali, quali:
- il rifiuto di ogni forma di violenza e di guerra come soluzione dei conflitti,
- l’affermazione e la difesa dei diritti umani, civili, politici, sociali, economici ed ambientali.
- la solidarietà verso i più deboli e la cooperazione con i popoli succubi della divisione mondiale delle ricchezze e delle logiche di dominio delle potenze economiche e militari.
- la valorizzazione delle diversità culturali
- la tutela pubblica, la conservazione e la fruizione condivisa dei beni comuni
- la tutela ambientale per la salvezza del Pianeta
- l’affermazione della legalità ispirata a principi di giustizia
In questo ambito la Tavola è impegnata a proseguire il percorso già avviato per:
- approfondire il significato e l’efficacia della scelta della nonviolenza attiva, intesa come strada alternativa per il superamento dei conflitti ad ogni livello umano, sociale, politico nazionale e internazionale per la costruzione di un futuro di pace.
- valorizzare la sensibilità giovanile per lo sviluppo della cultura della Pace e la sostenibilità ambientale
- promuovere la divulgazione della cultura inter e multietnica, per favorire l’integrazione
- promuovere iniziative comuni (conferenze, seminari, tavole rotonde, convegni, mostre, ecc…) di informazione, sensibilizzazione e formazione sulle tematiche della giustizia, dei diritti e della pace, istituendo un ufficio operativo, che costituisca il punto di riferimento e di coordinamento tra le diverse realtà facenti parte della Tavola.
ART.4 – OGGETTO
Per il raggiungimento delle proprie finalità la Tavola promuove corsi, seminari, iniziative di studio, attività editoriali, dibattiti, bandi e progetti di cooperazione (sia come promotore che come partner), azioni di sensibilizzazione, in particolare nei confronti degli studenti, viaggi ed ogni altra attività utile al raggiungimento dei propri scopi.
La Tavola può promuovere ed organizzare attività di raccolta fondi per il sostegno a situazioni di emergenza ovvero per il sostegno a progetti di particolare rilievo, mantenendo adeguata contabilità delle elargizioni ricevute.
La Tavola svolge altresì il ruolo di agenzia formativa nell’ambito dell’educazione non formale degli adulti, collegandosi ed integrandosi all’azione delle altre agenzie formative e culturali operanti sul territorio.
La Tavola può stipulare convenzioni e richiedere finanziamenti agli enti pubblici, ai sensi della normativa vigente, per conseguire finalità pubbliche direttamente connesse alla propria attività sociale, nonché avvalersi del contributo lavorativo di personale in servizio volontario civile.
Per il raggiungimento degli scopi sociali, La Tavola può svolgere anche marginali attività di natura commerciale funzionale a tali scopi, come, a mero titolo esemplificativo, stipulare contratti, acquistare beni e servizi, affidare incarichi professionali, incassare contributi.
ART. 5 – ADESIONI PARTECIPAZIONI DIMISSIONI
La Tavola è un’Associazione aperta all’adesione a pari titolo di tutti i soggetti collettivi della società civile, le comunità religiose, le scuole e gli Enti del territorio che ne condividono le finalità e le regole statutarie ed è frequentabile dai membri dei soggetti aderenti con qualunque titolo di studio e livello di istruzione. La Tavola è regolata dal presente statuto, dalle leggi di settore applicabili alle organizzazioni (di promozione sociale) e dagli artt.36 e seguenti del Codice Civile
Per aderire alla Tavola è necessario farne richiesta scritta, in qualsiasi momento, alla Segreteria. Tutti i soggetti collettivi iscritti da almeno 3 mesi hanno diritto di voto.
Il diritto di voto è esercitato dalle persone allo scopo preventivamente delegate dai soggetti collettivi regolarmente iscritti ed in regola con il versamento della quota annuale.
I singoli cittadini possono presentare domanda di affiliazione alla Tavola. La domanda, che segue lo stesso iter della richiesta di ammissione a socio, una volta accolta permette di partecipare all’attività ed alle iniziative organizzate dalla Tavola, nonché di intervenire nelle assemblee.
La quota annuale di iscrizione alla Tavola viene stabilita di anno in anno secondo i criteri stabiliti dall’assemblea generale su proposta del Consiglio direttivo, seguendo, di massima, una distinzione basata sulle seguenti categorie..
- Soggetti (Assoc.ni, Org.ni. Movimenti ecc..) della società civile
- Singoli cittadini affiliati
- Comuni
- Altri Enti Locali
ART. 6 - DURATA
L'Associazione ha durata illimitata.
ART. 7 - PATRIMONIO
Il patrimonio è costituito:
- dai beni mobili ed immobili di proprietà dell'Associazione;
- da eventuali donazioni, legati e lasciti;
- da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio.
ART. 8 - RISORSE ECONOMICHE
Le entrate dell'Associazione sono costituite :
- dalle quote associative nell'ammontare determinato annualmente dal Consiglio Direttivo;
- dalle sovvenzioni e contributi elargiti da parte dello stato, della regione, del comune e di ogni altro organismo pubblico e privato, da persone fisiche e giuridiche sia in via continuativa che saltuaria;
- dai rimborsi derivanti da convenzioni con enti pubblici;
- da eventuali contributi di terzi;
- da entrate derivanti da attività commerciali e produttive.
ART. 9 - ESERCIZIO SOCIALE
L'esercizio finanziario va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno .
L'assemblea per l'approvazione del bilancio consuntivo dell’esercizio trascorso e del bilancio preventivo di quello in corso si tiene entro il 30 aprile di ogni anno.
Il bilancio con le relazioni degli amministratori e dei sindaci revisori dovrà essere depositato nelle sede sociale almeno 15 (quindici) giorni prima della data fissata per l'assemblea annuale ed è a disposizione dei Soci che ne vogliono prendere visione.
ART.10 – SOCI
Soci si distinguono in:
- Soci fondatori
- Soci ordinari
- Soci onorari
Sono soci fondatori tutti i soggetti che hanno aderito alla ri-costituzione della Tavola, sottoscrivendo il presente Statuto prima della sua registrazione.
Sono Soci ordinari tutti i soggetti che, in data successiva, aderiscono alla Tavola secondo le regole indicate nello statuto.
Possono essere nominati Soci onorari personalità o enti che contribuiscano con azioni meritevoli e di elevato livello allo sviluppo di una cultura di pace e di solidarietà, ovvero istituzioni che, condividendo le finalità dell’Associazione, intendano aderirvi senza partecipare alla vita attiva della medesima.
L'ammissione all’Associazione dei predetti soci, ad esclusione dei fondatori, è deliberata dal Consiglio Direttivo dietro richiesta od accettazione degli interessati. L’eventuale rigetto di una richiesta di adesione deve essere adeguatamente motivato e ratificato dall’Assemblea nella prima riunione utile.
ART.11 – DIRITTI E DOVERI DEI SOCI
I soci collettivi hanno diritto, tramite un proprio rappresentante, di prendere parte alle Assemblee, di esprimere il proprio voto ogniqualvolta richiesto, di frequentare i locali sociali, partecipare ai corsi, ai convegni, agli incontri ed in genere a tutte le iniziative promosse dall'Associazione.
Ciascun socio può presentare proposte in ordine alla vita associativa, richiedendone la valutazione da parte del Consiglio Direttivo.
Tutti i soci ed i singoli cittadini affiliati, ad esclusione dei Soci onorari, sono obbligati al versamento della quota annuale di Associazione, al rispetto delle decisioni assunte dall’Assemblea e dal Consiglio Direttivo, all’osservanza delle regole di comportamento nei locali in uso all’Associazione
Compete ai soci collettivi che fanno parte della “Tavola” provvedere alle coperture assicurative infortunistiche e di responsabilità civile dei propri associati a cui è demandato svolgere attività di volontariato nell’ambito della “Tavola”, sollevando in proposito gli organi di quest’ultima da ogni responsabilità.
ART. 12 - DECADENZA ED ESCLUSIONE DA SOCIO
La qualità di socio o di affiliato si perde per
1 - dimissioni
2 - mancato rinnovo dell’iscrizione annuale
3 - comportamento incompatibile con le finalità e le regole dell’Associazione.
Nei casi di cui ai punti 2 e 3, l’esclusione è disposta dal Consiglio Direttivo previo invito al soggetto collettivo o socio individuale ad eliminare le cause che determinano la decadenza.
Il socio può avanzare richiesta di riesame avverso la decisione del Consiglio Direttivo, che sarà in tal caso sottoposta alla valutazione dell’Assemblea nella prima seduta utile.
ART.13 – ORGANI della Tavola
Sono organi della Tavola:
- l'Assemblea generale dei soci
- Il Consiglio Direttivo
- Il Comitato Esecutivo
- Il Coordinatore
- Il Segretario
- Il Tesoriere
ART.14 – L’ASSEMBLEA
L'Assemblea è il massimo organo di indirizzo della Tavola ed è pubblica
L' Assemblea degli associati è formata dai Soci fondatori, dai Soci ordinari e dai soci onorari individuati nel precedente art. 10, in regola con il pagamento delle quote annuali associative.
Essa è convocata dal Consiglio Direttivo in via ordinaria almeno una volta all'anno ed ogni qual volta lo decida il Consiglio Direttivo. La convocazione è fatta mediante comunicazione scritta diretta a ciascun socio e ai sindaci revisori, contenente l'ordine del giorno, con l'orario della prima e della seconda convocazione. L'Assemblea deve altresì essere convocata qualora ne faccia richiesta almeno un quinto dei soci aventi diritto od il Collegio dei sindaci revisori.
In via straordinaria l’assemblea può essere convocata dal coordinatore, quando risulti impossibile la convocazione da parte del Consiglio Direttivo. La convocazione scritta, per la rapidità della comunicazione e per la immediata disponibilità del rapporto di trasmissione, è di regola effettuata a mezzo Fax o posta elettronica, sempreché il destinatario fornisca a tale scopo il proprio indirizzo e-mail con l’impegno a dare risposta di ricevuta comunicazione. Ogni socio è tenuto a fornire il numero di fax a cui desidera far pervenire le comunicazioni. Nel caso in cui il socio non abbia la disponibilità di un fax ricevente, l’invito potrà essere consegnato a mano contro firma della copia per ricevuta.
Le sedute che non comportino modifiche dello Statuto o dei bilanci approvati potranno essere convocate con almeno cinque giorni di anticipo mediante comunicazione e-mail all’indirizzo di posta elettronica che i soci avranno cura di fornire. A coloro che non dispongono di un indirizzo di posta elettronica l’invito di cui al presente paragrafo potrà essere consegnato con diversa modalità previamente concordata.
L'Assemblea delibera:
- sul bilancio consuntivo e preventivo,
- sugli indirizzi e i programmi di attività dell’Associazione,
- sulla nomina dei componenti il Consiglio Direttivo e del Comitato Esecutivo
- sulla nomina del Coordinatore
- sulle modifiche dello statuto
- su tutto quanto alla stessa assemblea demandato per legge o per statuto.
La seduta per l’approvazione dei bilanci dovrà essere convocata con almeno quindici giorni di anticipo.
Ciascun socio potrà essere titolare di una sola delega.
ART.15 - FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
L'Assemblea è presieduta da uno dei rappresentanti degli Enti Locali facenti parte del Consiglio Direttivo. Il Vice Coordinatore dell’Assemblea sarà nominato fra i soci della società civile per sostituire il Coordinatore in caso di impedimento.
Il Coordinatore dell'Assemblea nomina un Segretario tra i partecipanti all’assemblea.
Spetta al Coordinatore dell'Assemblea constatare il diritto di intervento all'assemblea.
Delle riunioni di assemblea si redige processo verbale firmato dal Coordinatore e dal Segretario.
Le Assemblee sono validamente costituite, in prima convocazione con la presenza di almeno la metà degli associati con diritto di voto, ed in seconda convocazione, da tenersi almeno un'ora dopo l'orario della prima , qualunque sia il numero degli intervenuti.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti.
Per modificare lo statuto o disporre lo scioglimento dell’Associazione, occorre, in prima convocazione, la presenza di almeno i 2/3 (due terzi) degli aventi diritto e il voto favorevole di almeno la metà dei presenti. Qualora non venga raggiunto il quorum costitutivo, potrà essere indetta una nuova assemblea in seconda convocazione, con l’applicazione dei quorum previsti per l’assemblea ordinaria.
ART.16 - CONSIGLIO DIRETTIVO
La Tavola è amministrata da un Consiglio Direttivo composto
- dal Coordinatore della Tavola,
- da tre membri eletti dall'assemblea fra i soci della società civile.
- da tre membri nominati allo scopo dalla Conferenza dei Sindaci fra i rappresentanti degli Enti Locali.
- da coloro a cui sia stato affidato il coordinamento di uno o più programmi della Tavola e che fanno parte del comitato esecutivo. Questi ultimi partecipano al Consiglio Direttivo senza diritto di voto.
Il Consiglio elegge, tra i membri, a maggioranza semplice, il segretario verbalizzante, il tesoriere e ogni altro incarico interno.
I Consiglieri durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
Il Consiglio si riunisce tutte le volte che il Coordinatore lo ritenga necessario o che ne sia fatta richiesta da almeno tre dei componenti e comunque almeno una volta all'anno per deliberare in ordine al consuntivo ed al preventivo ed alla proposta di ammontare della quota sociale.
La convocazione avverrà a mezzo di comunicazione e-mail con ricevuta di ritorno da spedirsi di norma almeno 5 (cinque) giorni prima della riunione.
Il consiglio è presieduto dal Coordinatore o, in sua assenza, dal membro eletto dagli Enti Locali territoriali.
Il Consiglio può istituire, anche su proposta dell’Assemblea, gruppi di lavoro per aree di intervento relative a temi inerenti alle finalità del Tavolo Pace
Il Consiglio propone annualmente all’Assemblea Generale il documento programmatico che verrà successivamente sottoposto all’approvazione dei consigli comunali.
Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membri del Consiglio ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede.
Delle riunioni del Consiglio sarà redatto apposito verbale che verrà sottoscritto dal Coordinatore e dal Segretario.
Il Consiglio è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione, senza limitazioni, e cura l'esecuzione delle delibere dell'assemblea; predispone i bilanci consuntivi e quelli preventivi, affida la responsabilità esecutiva e il coordinamento dei programmi deliberati, redige l'eventuale Regolamento per il funzionamento dell’Associazione, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea, la cui osservanza è obbligatoria per tutti gli associati.
ART.17 - COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI
La gestione della Tavola è controllata da un Collegio dei Revisori, costituito da tre membri, eletti dall'Assemblea tra i soci, entro una cerchia di persone aventi competenza in materia contabile. Essi durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
I Revisori devono accertare la regolare tenuta della contabilità sociale, redigere una relazione di accompagnamento ai bilanci consuntivi e preventivi annuali, accertare la consistenza di cassa e l'esistenza di valori e di titoli di proprietà sociale; potranno procedere in qualsiasi momento anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo, redigendo i verbali delle verifiche eseguite su apposito libro.
Su invito del Coordinatore, e in caso di necessità, potranno partecipare alle riunioni del consiglio, con facoltà di intervento ma senza diritto di voto.
Il collegio è competente a dirimere le eventuali controversie fra associati e tra questi e l'Associazione o i suoi organi, nel quale caso i sindaci revisori giudicheranno in veste di probiviri: essi giudicheranno "ex bono et aequo" senza formalità di procedura. Il loro lodo sarà inappellabile
ART. 18 – IL COMITATO ESECUTIVO
Fanno parte del Comitato Esecutivo, oltre al Coordinatore della Tavola, coloro che sono stati incaricati di coordinare la realizzazione di uno o più programmi, anche se non sono soci. Valgono per il Comitato le regole stabilite per il Consiglio Direttivo, fatta salva la possibilità di accordi diversi tra i componenti, finalizzati a rendere più snella ed efficace l’attività dell’organismo. Il Comitato si occupa di tutta l’attività operativa nell’ambito del mandato ricevuto dal Consiglio Direttivo a cui riferisce periodicamente lo stato di avanzamento dei programmi.
ART. 19 - COORDINATORE DELLA TAVOLA
Il Coordinatore, ed in sua assenza, uno dei membri nominato allo scopo nel proprio ambito dal Consiglio Direttivo rappresenta legalmente la Tavola nei confronti dei terzi ed in giudizio, convoca e presiede il Consiglio Direttivo e convoca in via straordinaria l’Assemblea nella fattispecie indicata all’art.14, intrattiene tutte le relazioni esterne necessarie allo sviluppo della Tavola, cura l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea e del Consiglio, svolge tutte le attività di gestione ordinaria necessarie al buon funzionamento dell’organizzazione.
Il coordinatore convoca e presiede le riunioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea.
Dirige la struttura operativa della Tavola avvalendosi della collaborazione degli aderenti e di esperti del cui operato rende conto al Consiglio Direttivo e all’Assemblea.
In caso di dimissioni, viene sostituito dai membri del Consiglio Direttivo con decisione da sottoporre all’Assemblea successiva.
ART. 20 - SEGRETARIO
Il segretario è nominato dal Consiglio Direttivo tra i propri membri e dura in carica per un periodo di tempo eguale a quello del consiglio stesso.
Il segretario
- redige i verbali dell'assemblea e del consiglio direttivo e li firma unitamente al coordinatore;
- cura le relazioni con l’addetto dell’Ufficio Comune di riferimento
ART. 21 – TESORIERE
Il tesoriere è nominato dal consiglio direttivo e dura in carica per un periodo di tempo eguale a quello del consiglio stesso.
Il tesoriere:
▪ cura la contabilità , tiene aggiornato il libro cassa, il conto corrente bancario;
▪ dispone gli incassi, i prelievi e le spese su indicazione del Coordinatore;
▪ presenta lo stato di cassa e di banca ogni volta che è richiesto da parte del Consiglio
▪ acconsente verifica dei conti sia da parte del Consiglio che dei sindaci revisori.
ART. 22 - GRATUITA' DELLE CARICHE
Le cariche ricoperte all'interno della Tavola sono gratuite.
Nessun compenso è dovuto al Coordinatore ed agli altri membri del Consiglio Direttivo, ai sindaci revisori, ai membri del Comitato Esecutivo, al segretario e al tesoriere. La dichiarazione di accettazione dell’incarico in forma di volontaria e senza compenso alcuno sarà rilasciata da ciascuno in forma scritta.
ART. 23 – SCIOGLIMENTO
Lo scioglimento della Tavola e la devoluzione del patrimonio sono deliberati dall'assemblea con i quorum previsti per le modifiche statutarie.
Il patrimonio deve essere devoluto ad altre organizzazioni di volontariato o ad altri enti senza fine di lucro.
ART. 24 – MODIFICHE STATUTO
Proposte di modifiche al presente Statuto potranno essere presentate esclusivamente in un'assemblea che le abbia all'ordine del giorno e potranno essere decise se approvate dai due terzi degli aventi diritto di voto.
Successivamente all’adozione del presente Statuto il Consiglio Direttivo elabora un regolamento interno dove sono stabiliti metodi di votazione, di finanziamento del Tavolo, modi di elezione delle cariche interne e tutto ciò sia ritenuto utile per il funzionamento della Tavola, purché non in contraddizione con quanto stabilito dal presente Statuto.