Storia dell'associazione

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NASCITA E SVILUPPO DELLA TAVOLA DELLA PACE E DELLA COOPERAZIONE
Per descrivere il percorso che ha portato, il 4 luglio 2007, alla costituzione della Tavola della Pace e della Cooperazione così come oggi si presenta, suggeriamo la lettura dell’articolo di presentazione del n. 11 dei Quaderni Satyagraha firmato dall’autore Pietro Pertici e che riportiamo qui di seguito.

Come un territorio si apre al Mondo. 
Storia esemplare della Tavola della Pace e della Cooperazione della Valdera.
Pietro Pertici

Non è un caso che il Forum nazionale sulla nonviolenza attiva in marcia, il primo del genere realizzato in Italia nel 2005, e di cui questo quaderno pubblica i risultati, sia stato pensato e realizzato a Pontedera, cittadina della provincia di  Pisa. 
Perché proprio a Pontedera, e non a Pisa? 
Per rispondere è necessario comprendere la storia e le peculiarità della Tavola della Pace e della Cooperazione che opera nel territorio di Pontedera e della Valdera, ricostruendo il contesto in cui è avvenuta la sua istituzione e conoscendo più da vicino l’ispirazione ideale che ha animato i suoi promotori.
 
Come è nata la Tavola della Pace e della Cooperazione
La Tavola della Pace e della Cooperazione, che nel prosieguo sarà chiamata per brevità Tavola, fu pensata ed istituita grazie all’intesa fra due persone da sempre impegnate nel campo della solidarietà e della pace, Daniela Pampaloni, pedagogista e dirigente scolastica, fondatrice dell’Associazione Culturale Crescere Insieme e Renzo Maffei, prestigioso dirigente nazionale dell’Arci Ragazzi e fondatore dell’associazione Saalam Ragazzi dell’Olivo.
Il loro progetto mirava a valorizzare la presenza a Pontedera di numerose associazioni del volontariato solidale, offrendo loro un luogo istituzionalmente riconosciuto in cui confrontare le rispettive esperienze e concorrere insieme, con idee e proposte nuove, a realizzare progetti e iniziative capaci di coinvolgere i giovani e i più larghi strati della popolazione locale sui temi della guerra e della pace.
Il primo passo si concretizzò allorquando Daniela Pampaloni ricevette la delega di assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Pontedera nel giugno 1999, a seguito delle elezioni del nuovo sindaco e del consiglio comunale. Non appena insediatasi nel nuovo ruolo istituzionale, Daniela volle che il Consiglio assumesse subito una forte impronta pacifista, aderendo al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace, con l’iscrizione di Pontedera fra le Città per la Pace, e avviando l’istituzione della Tavola della Pace e della Cooperazione, attraverso la più ampia consultazione delle associazioni che ne sarebbero diventate protagoniste e ne avrebbero assunta la gestione.

Le esperienze fondanti che hanno preceduto e accompagnato la nascita della Tavola
Spesso la cultura della nonviolenza è come un fiume carsico. Sembra scomparsa, dimenticata, ma poi misteriosamente ricompare. Così è avvenuto che a Pontedera, attraverso l’attività di Daniela Pampaloni, sia tornato a rivivere lo spirito dei grandi maestri della nonviolenza che Daniela aveva incontrato, giovane studentessa alla facoltà di Magistero dell’Università di Firenze, partecipando attivamente al Gruppo Universitario Studenti e Insegnanti di Applicazione Scolastica (GUSIAS), promosso da Idana Pescioli, prorompente fautrice della nonviolenza attiva, discepola di Aldo Capitini, nonché amica di tanti fautori della nonviolenza come Pio Baldelli, Danilo Dolci, Ernesto Balducci.
Dunque, si diceva, la Tavola ha avuto origine dall’entusiasmo di Daniela Pampaloni e Renzo Maffei, traendo alimento dall’ humus della cultura nonviolenta presente in Toscana nei decenni scorsi. Entrambi, inoltre, coltivavano una spiccata vocazione internazionalista e un immenso amore per l’infanzia che soffre, operando attivamente Daniela a sostegno dei bambini saharawi e Renzo di quelli palestinesi.
Fin dal 1994 l’associazione Crescere Insieme, di cui Daniela Pampaloni è stata la fondatrice, ha concretizzato la propria vocazione solidaristica aderendo al Coordinamento Nazionale di Solidarietà con il Popolo Saharawi e promovendo la partecipazione di altre associazioni locali e dei Comuni del territorio provinciale alle campagne per l’ospitalità e la cura di centinaia di bambini che ogni anno arrivano in Italia per essere ospitati e curati nei mesi estivi. 
Contemporaneamente si sviluppava l’altra importante esperienza dell’Associazione Salaam Ragazzi dell’Olivo, “creatura” dello spirito generoso e solidale di Renzo Maffei, attiva con la campagna per l’affido a distanza di bambini palestinesi.

Lo sviluppo della Tavola della Pace e della Cooperazione dal 2000 al 2004
La delibera del Consiglio Comunale di Pontedera approvata il 23 agosto 1999 attribuì alla Tavola: 
il compito di promuovere la cultura della pace, della nonviolenza e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione, di cui saranno chiamati a far parte, a titolo di volontariato e tramite adeguate forme di pubblicità, rappresentanti di associazioni ed enti, nonché privati cittadini, impegnati sui terreni della pace, della nonviolenza e dei diritti umani. 
Le associazioni fondatrici della Tavola furono, insieme al Comune di Pontedera: l’Agesci, l’Arci Cooperazione e Sviluppo, l’Arci Nuova Associazione, l’Arciragazzi, l’Associazione Crescere insieme, il Gruppo Missionario Parrocchia Sacro Cuore e Parrocchia San Giuseppe, Ya Basta!, Legambiente, Movimento Shalom, Salaam Ragazzi dell’Olivo, l’Associazione Senza Confini.
Da quel momento, operando in piena autonomia secondo lo spirito della delibera comunale, la Tavola ha promosso l’allargamento del numero dei soggetti aderenti ed è cresciuta sviluppando in modo dinamico e creativo i compiti e le finalità che le sono state affidate dal consiglio comunale, anche andando oltre l’idea che ne avevano avuto i primi promotori. 
L’impronta di quello che sarebbe stato il percorso della Tavola fu impressa nel corso dell’assemblea di insediamento, in cui, nel momento di accettare la proposta di assumerne il coordinamento, presentai la piattaforma programmatica consistente nel progetto di fare della Tavola un luogo di mobilitazione di energie presenti sul territorio per realizzare attività e iniziative che non ricalcassero quelle, pure ottime, che già facevano le singole associazioni aderenti, ma che elevassero il livello della partecipazione dei giovani e dei cittadini al processo di promozione della cultura della pace. 

Nascita, sviluppo, storia